La multinazionale tedesca dell’automotive ha deciso di spostare la produzione da Villa Zaccheo. La denuncia di Cisl e Cgil
CASTELLALTO – Il settore Automotive, che ha nella ‘valle dl tubo’ – così definita per la presenza di molte aziende specializzate nella produzione delle marmitte – di Villa Zaccheo un forte punto di riferimento, è in forte preoccupazione per il destino della Purem Castellalto. La multinazionale tedesca ha infatti deciso di spostare la produzione dall’Italia alla Romania, concretizzando così i timori e gli allarmi lanciati dai sindacati.
I tempi di vita dello stabilimento, che occupa circa 100 lavoratori tra assunti e interinali, sarebbero cioè segnati: “Parliamo di una azienda che nel 2021, quindi in piena pandemia, ha fatturato più 140 milioni di euro – dicono i rappresentanti della Fim Cisl e della Fiom Cgil, Marco Boccanera e Natascia Innamorati -, il cui costo del personale ammonta a circa di 2 milioni di euro. Una situazione che rimarca che la grave e tesa situazione economica la vivranno semmai le lavoratrici e i lavoratori, di certo non l’azienda. E come tutte le multinazionali, dopo la richiesta di incontro delle parti sociali, i “senza volto” si sono trincerati dietro una risposta scritta, redatta direttamente dalla Purem by Eberspecher, totalmente insoddisfacente“.
Nessuna garanzia sul sito, né in termini di nuovi progetti da sviluppare dopo quelli esistenti e né tanto meno sui futuri livelli occupazionali.
“E’ necessario – dicono i sindacati – far sedere al tavolo la multinazionale per capire quale sia il destino che ha segnato per il sito italiano di Castellalto e nel contempo attivare tavoli di crisi provinciali per il caso specifico e per il settore per non depauperare un indotto che occupa più di 3500 dipendenti e un territorio fortemente legato all’automotive e al motore endotermico, la cui fine, al netto dei rallentamenti europei sarà inevitabile“. Sono previste azioni di protesta a difesa del lavoro nelle prossime settimane.